Le Sorelle Tessari guidano la Cantina di famiglia fondata dai genitori Giovanni e Rosetta nella zona classica del Soave
La Cantina Suavia, sita nel cuore della Zona Classica, porta l’antico nome del paese di Soave, in provincia di Verona, noto soprattutto per il maestoso Castello che circonda le mura.
Fondata da Giovanni e Rosetta Tessari, oggi a condurre l’azienda di famiglia sono Meri, Alessandra e Valentina, tre sorelle che rappresentano la quarta generazione che ha deciso di raccogliere l’eredità di famiglia.
La zona Classica del Soave è un’area rinomata e votata da sempre alla produzione di vini bianchi. In particolare, i terreni della famiglia sono ubicati nelle colline orientali, quelle di origine vulcanica.
Sotto la guida delle sorelle Tessari, la cantina Suavia, certificata biologica, sta rivivendo negli ultimi anni una nuova primavera che passa attraverso una modernizzazione volta a valorizzare la vera e primordiale essenza delle uve dei vitigni autoctoni di questo territorio.
I vigneti, con un’età media molto più alta rispetto alla zona allargata, rappresentano un patrimonio viticolo di grande valore. In virtù di questo, Meri, Valentina ed Alessandra Tessari hanno scelto di onorare il legame con la loro terra d’origine specializzandosi nella produzione di Soave Classico, riscoprendo questo vino e facendolo diventare vera espressione ed autentica essenza del territorio.
Nei 30 ettari di vigneto della cantina vengono per questo allevate esclusivamente viti autoctone a bacca bianca: Garganega e Trebbiano di Soave. La Garganega è la varietà più versatile, dalla resa generosa. Dalle sue uve si possono ottenere risultati semplici ma allo stesso tempo si possono sviluppare le espressioni più nobili e importanti. Il Trebbiano è un vitigno meno produttivo della Garganega e richiede maggiori cure e attenzioni. Il suo grappolo matura prima rispetto a quello della Garganega ed è più compatto e maggiormente sensibile agli agenti biotici. Dal trebbiano si ottengono vini di grande struttura e buon grado. A livello aromatico è più delicato rispetto alla Garganega.
La Cantina Suavia ha fatto del Soave Classico il suo core business, diventando leader nella sua produzione. Le sorelle Tessari si considerano delle vere e proprie specialiste di questo vino, e il loro obiettivo è quello di affermarsi sui mercati italiani ed esteri come punto di riferimento assoluto.
La scelta è stata dunque quella di un’espansione verticale, in controtendenza a molte realtà del vino italiane, che ha permesso a Suavia di andare in profondità, per realizzare vini che sono vera espressione ed essenza del territorio del soave.
Attualmente, la cantina Suavia produce due Soave Classico DOC, due Bianco Veronese IGT, un Metodo Classico e un Recioto DOCG.
Tra le etichette, sicuramente uno dei bestseller è il Monte Carbonare, Soave Classico Doc, 100% garganega, un vino profumato dalla fortissima personalità prodotto dai vigneti della zona Carbonare che affondano le radici in una terra nerissima, pura vulcanica. Questo vino matura per 12 mesi a contatto con le fecce fini in vasche d’acciaio, viene filtrato a membrana prima dell’imbottigliamento e affinato in bottiglia per 6 mesi.
L’altro da citare è il Massifitti, Bianco Veronese IGT, Trebbiano di Soave, il cui nome Massifitti descrive il terreno vulcanico di quest’area che è particolarmente ricco di rocce basaltiche compatte di grandi dimensioni. Questo vino matura per 15 mesi a contatto con le fecce, e successivamente affina in bottiglia per 12 mesi.
La Bottiglia Suavia è molto particolare a metà tra il moderno ed il classico, quasi a ricordare la rotondità di un fiasco di vino della tradizione che il nonno delle sorelle Tessari, prima di ogni pasto, poneva sulla tavola insieme al pane.
A chiudere le bottiglie Suavia, c’è un tappo che spezza il legame con la tradizione, portando in scena l’innovazione contemporanea: il tappo a vite. Questo tappo è stato ideato appositamente per garantire migliore conservabilità ai vini, facendoli giungere a destinazione esattamente come sono stati pensati e creati, per garantire la migliore esperienza degustativa anche a distanza di molti anni.
L’ultimo progetto creato dalle Sorelle Tessari rappresenta la nuova linea “I Luoghi”, nato da cinque anni di lavoro, di ricerca in vigna e in cantina che hanno dato vita a 2.000 preziose referenze con l’obiettivo di raccontare una delle aree vitate più prestigiose d’Italia, caratterizzata da un suolo vulcanico che delinea i sentori dei tre vini, ognuno con le sue caratteristiche uniche. Castellaro, Fittà e Tremenalto: le tre etichette hanno radici profonde, esattamente come quelle di Alessandra, Meri e Valentina, nate e cresciute nella Contrada Fittà, nel cuore del Soave Classico.
Credits: Courtesy Press Office