SOLLEONE, il momento più caldo dell’estate, è di ispirazione, quasi tangibile, per la collezione SS24 di Des_Phemmes.
Solleone è quella sensazione di “torpore” di un pomeriggio d’estate, le ore pomeridiane su un’isola, vulcanica e bollente, quel calore avvolgente che quasi ti addormenta, tra il sogno e la veglia, tra il fare e non fare: Stromboli, riscoperta da Salvo Rizza nelle sue ultime estati siciliane, è l’isola nera e calda che fa da sfondo e intriga lo spirito creativo della collezione Des_Phemmes pensata dal designer.
Ne nasce così una storia di un viaggio, di una valigia condivisa, quando dopo le ore calde ci si risveglia da quel torpore estivo, lento ma vitale, e una donna si avvolge nella camicia del suo uomo, magari la stessa indossata da lui al mattino e che sa ancora di salsedine, intrisa di sole e mare, ma portata sopra una gonna ricamata, femminile e leziosa, per un contrasto che diventa dialogo, scambio tra il mondo maschile e quello femminile.
Questo guardaroba nasce dal gusto e dalle scelte stilistiche di due persone, di due personalità, e diviene matrice di una ricerca che sublima nel look il concetto di “effortless”, fatto di forme essenziali e sensualità spontanea.
La collezione Des_Phemmes fa propria questa espressione di libera nudità proponendo capi in cui maschile e femminile si fondono in un racconto essenziale, sottraendo all’intimo, fil-rouge di tutta la collezione, il suo valore di genere diventando puro segno stilistico. Il boxer maschile è declinato nel tessuto “classico” come il popeline bastonato, in diversi colori, ma anche in materiali sperimentali come il pizzo macramè o ricoperto di piccoli fiori di organza, che ricordano le bouganville e i gelsomini, tripudio di forme e colori delle case strombolane. Il boxer si ripete ossessivamente sotto ogni look, richiamo degli anni ’90, epoca stilistica chiave per il designer, ma anche per una maggiore stratificazione dei look.
L’idea di stratificazione è un concetto chiave, e i look vengono così costruiti accostando insieme texture, disegni e superfici diverse. Anche il reggiseno, ricoperto di ricami coloratissimi, diventa il dettaglio sensuale da portare sotto giacche e camicie ma anche un vero proprio top, abbandonando la sua funzione di capo intimo che “copre”, anzi volendo mostrarsi.
Le shape essenziali dei capi vengono contrastate da un gioco di ricami, elemento emblematico e vero dna del brand, che intrappolano la luce definendo geometrie e i volumi. L’approccio al ricamo è quello di un rifiuto del decorativismo, il ricamo non è più solo materiale plastico, bensì è utilizzato come mezzo di manipolazione della “luce che emerge e delinea”, con bordi 3D creati in paillettes e cristalli, che sottolinea la silhouette e le proporzioni che dal corpo nudo si spostano sulle forme e sui volumi dell’abito, intraprendendo quasi un’indagine artistica basata sul rapporto luce/nudità.
L’ispirazione di collezione arriva al suo climax espressivo partendo dall’intimità del corpo femminile fino alle suggestioni paesaggistiche di una Sicilia incontaminata. Il corpo si fa tableau di un pittoresco tramonto agostano e i colori della carne si mescolano alle pallide cromie di un brullo paesaggio costiero che si specchia nel mare. L’hibiscus fiore tipico dell’isola diventa motivo decorativo e mania di collezione, si arrampica su camicie bastonate dal taglio maschile e su giacche tweed oversized, esplode in maxi fiori di paillettes su fondo di paillettes gialle su abiti e gonne, diventa superficie mobile attraverso l’agugliata del drill di denim.
La camicia bowling capo pass partout e vacanziero, è sviluppata in una chiave nuova, in organza o in sangallo, in pizzo macramè o ricamata di hibiscus bianchi.
Tessuti di matrice più couture come la duchesse, nelle nuance cioccolato e arancio, sono lavorati in versione pret-à-porter e applicate a tagli sportivi sportivi come sul mega parka con dettagli più daywear come le zip molto grosse sulle gonne. Il ricamo non è ricamato a mano ma fatto di cristalli hotfix,
Una collezione avvolta nel tepore di un’estate che forse è già ricordo di una gioventù ingenuamente maliziosa, che scopre con naturalezza il corpo e la sessualità, dall’allure intrigante ed innocente insieme, che sublima nella sua naturalezza la sua sottile magnificenza.
La presentazione della collezione diventa un mezzo per dialogare e collaborare con artisti e realtà emergenti della scena milanese. Ne nasce uno scambio di vedute e nuove chiavi di lettura quello del designer e quello degli artisti che si approcciano alla SS24 Des_Phemmes, facendola propria, interpretandola.
Così all’interno di un chiostro si svolge una colazione estiva, uno spazio totalmente bianco e neutro dove gli unici elementi di colore sono rappresentati dai capi della collezione e dagli enormi riproduzioni di hibiscus in materiale plastico e carta, il fiore icona della collezione.
Lit studio si è occupato dell’allestimento, facendo vivere il sogno di una terrazza strombolana coperta di tende e tappeti bianchi, con onirici fiori di hibiscus dalle macro dimensioni di quasi 1mt.
Orion Records ha creato l’atmosfera musicale, immaginando una passeggiata per le stradine di Stromboli, come a seguire un percorso ritmato tra le case, pensate come siti musicali che raccontano il gusto di chi li abita. ByRiber, realtà affermata, ha seguito e coordinato la produzione dell’intero progetto.
Credits foto fornite dal Press Office