Sensorial presenta OSMOS il progetto artistico e architettonico che affronta il tema delle risonanze e delle connessioni tra i micro e i macrocosmi del nostro universo naturale, architettonico, e psicofisico. Dal 7 al 13 aprile ai Chiostri di San Barnaba

Tavolo Osmos

OSMOS è un’installazione luminosa e sonora composta da tutti quegli elementi fisici e immaginifici in grado di far risuonare profondamente il corpo e l’ambiente. L’opera si avvale della collaborazione della Sound designer Loto e mette in scena uno spazio effimero, che si compone di memorie, rituali conviviali, parole di persone care e crea interconnessioni tra uomo e natura, suono e materia.

Al centro della scena un tavolo di cemento fotoluminescente e sonoro attraversato da un ulivo caduto nella campagna Umbra vittima delle intemperie. L’acqua, come linfa vitale, scorre dall’albero al tavolo trasmettendo la sua energia vivificante in un gioco di luci e suoni che danzano nel buio. Il tavolo, assorbe e trasforma la memoria vitale dell’ulivo: Morte e rinascita si intrecciano a testimoniare la ciclicità della vita.

Il cemento diventa strumento di convivialità e interazione, creando legami invisibili tra individui, natura e spazio. Nell’atto performativo dell’artista e musicista LOTO la vibrazione si diffonde attraverso suoni e ritmi ancestrali, ricordandoci che siamo tutti esseri biologici influenzati dalla vibrazione. Tutto è energia e risonanza. Osmos non è solo materia, ma diventa emozione, identità, connessione, un’esperienza Sensorial-e che invita a riflettere sulla connessione tra spazio, corpo e memoria.

Otto tavole di vari formati esposte come in un corridoio vasariano annunciano l’installazione e rappresentano le diverse collezioni Sensorial: Superfici ed elementi di design che trasformano il cemento in un evento abitativo unico con finiture capaci di una straordinaria valenza polifunzionale per il mondo indoor e outdoor.

Fuji

Atacama trae ispirazione dal deserto cileno impiega ossidi metallici e pigmentazioni naturali combinate al cemento. 

Fuji con innesti di metalli fusi combinati al cemento forgiato, evoca la potenza della trasformazione. Le texture richiamano colate laviche, con forti contrasti tra superfici lisce e materiche, lucide e grezze.

Moon – Luce che resta. Le superfici assorbono la luce naturale e la rilasciano gradualmente in condizioni di oscurità, trasformando gli ambienti in paesaggi onirici. Venezia Un omaggio alla delicatezza e alla memoria. In questa collezione, pizzi e tessuti sartoriali vengono impressi nel cemento forgiato, lasciando tracce tattili e visive che evocano la sensualità dei tessuti storici veneziani

Sensorial è una realtà versatile che si inserisce nel grande dialogo tra arte e manufatto, proponendo un nuovo “vivere quotidiano” in cui interazione, sorpresa e contemplazione sono offerte alle scene più intime del nostro sentire.

GIULIANA CELLA LANCIA LA CAPSULE DI PREZIOSI “CEMENTO INGIOIELLATO”.

Dal cemento armato al “cemento ingioiellato”: Giuliana Cella eletta dal Financial Times “regina dell’etno chic”, in occasione della Milano Design week, lancia un’inedita fusion, edil-fashion, in collaborazione con Sensorial: realtà umbra che trasfigura il cemento, in materiale glamour, innovativo e polisensoriale. Tanto, che la creatrice dal 7 al 13 aprile, presenterà la capsule collection di 7 preziosi, Cemento ingioiellato, realizzata in collaborazione con Maria Chiara Monacelli fondatrice e direttrice creativa del marchio.

Anello con turchese

Giuliana Cella ha utilizzato tre materiali delle collezioni SensorialFuji, cemento forgiato con innesto di metalli fusi per bracciali e anelli; Atacama, cemento trattato con ossidi metallici di rame, bronzo, ottone, ferro, oro, in un bracciale, un anello e un charme a cuore;Moon, cemento fotoluminescente che assorbe la luce naturale, rilasciandola nell’oscurità, per anelli con cabochon di turchese e bracciali coi serpenti d’oro e un cuore.

Le creazioni artistiche nate da questa collab, saranno parte integrante dell’installazione:  frutti fantastici dell’albero compenetrato al tavolo a suggellare l’estrema versatilità della materia che da “beton brut” si trasforma in “beton precieux”.  

Credits: le foto sono state fornite dal Press Office Sensorial