Queen Elizabeth II, Regina per volontà divina, del Regno Unito in Gran Bretagna, del Nord Irlanda e degli altri suoi regni e possedimenti, Capo del Commonwealth nonché vestale della Fede, la voglio ricordare come Regina Madre, per descrivere con queste due parole non solo l’aspetto ufficiale di questa donna meravigliosa, ma anche quello più tenero e umano , le due anime che formavano in lei un tutt’uno.
Una donna a capo di un Regno che, sia pure in giovane età, ha saputo assumere decisioni importanti, una vita piena di disciplina e dedizione completamente a servizio del Regno, in veste ufficiale sempre impeccabile sia nel modo di presentarsi che in quello di porgersi, dotata di un contegno regale.
Una grande eleganza nel vestire, sempre in sintonia con coloro che avrebbe incontrato che ne restavano ammirati, è stata punto di riferimento per molti, con le sue mille sfumature di colori che facevano trasparire allegria e femminilità.
Impersonava la gentilezza nei modi e nel contempo la donna sicura di sé e ferma nei propri solidi principi. Era una regina per il Regno e lo era anche nel cuore e nella vita privata.
E anche bello ricordare il legame di Queen mom con il suo gioiello prezioso, il Kenya quando vi si recó insieme con il marito, il principe Filippo, a rappresentare il padre, Re Giorgio VI, troppo debole e malato per affrontare un viaggio così lungo. Fu un momento della sua vita dove si trovò immersa nella natura e lontano dagli occhi del mondo, si sentì, improvvisamente, più libera, un momento felice che rimase indelebile nel suo cuore, anche perché poi fu, come volle la sorte, di lì a poco, l’inizio del viaggio nella sua vita da futura Regina.
Infatti la notte del 6 febbraio la coppia reale risiedette al Treetops Hotel, un hotel costruito su di un albero. Nell’hotel troneggia una scritta che riporta la frase che disse Jim Corbett, colui che accompagnava la coppia reale nel viaggio: “Per la prima volta nella storia del mondo, una giovane è salita su di un albero come principessa per discenderne il giorno seguente, dopo quella che a suo dire era stata un’esperienza entusiasmante, in veste di regina”.
La triste notizia della morte del padre, Re Giorgio VI, arrivò e cambiò definitivamente la sua vita. Il Kenya è rimasto sempre il suo fiore all’occhiello, il gioiello prezioso dei propri ricordi, anche dopo il 1963 quando ci fu la decolonizzazione che ha portato l’indipendenza del paese. La coppia reale fece poi ritorno altre volte in Kenya, nel 1983 in veste di capo di stato estero. Il fatto che il regno di Queen mom sia iniziato su un albero in Kenya resta comunque un’immagine d’avvero simpatica da rievocare!
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