Parkhotel Laurin è il grand hotel con un magnifico parco di 4.000 metri quadrati, nel centro storico Bolzano a pochi passi da Piazza Walther e dal Duomo. Eretto in stile liberty nel 1910 per volere della Famiglia Staffler, tutt’ora proprietaria, ha dato l’ospitalità ad ospiti illustri tra i quali l’arciduca Francesco Ferdinando, il Dalai Lama, il grande chitarrista Chuck Berry, Angela Merkel, il regista Wim Wenders, Vasco Rossi e il grande direttore d’orchestra Gustav Kuhn.

Parkhotel Laurin Bolzano
Foto di ParkHotel Laurin

Fascinoso e maestoso, simbolo di quell’eccellenza dell’hotellerie italiana, da oltre 110 anni, questo magnifico hotel è tutt’ora un vero e proprio punto di riferimento socio-culturale ed artistico per la comunità locale e non solo, ospitando eventi ed incontri di interesse nazionale ed internazionale.

STORIA 

 Siamo alle soglie della Prima Guerra Mondiale e la famiglia Staffler, già proprietaria di altri due hotel, guidata da Franz Staffler, nel 1910 decide di costruire un “Grand Hotel” a Bolzano, sullo stile di quelli che sono già sorti nelle grandi città che certamente può fare la differenza per una città di dimensioni più piccole.

Si affida agli architetti Alois e Gustav Ludwig, già artefici di altri hotel in Alto Adige, ma nessuno alla portata di quello che Staffler desidera: un hotel con ampi spazi dove l’ospite possa sentirsi come a casa sua. 

Nasce così il Park Hotel Laurin coniugando uno stile classico ed elegante ad una modernità voluta come l’elettricità nelle stanze e sistemi organizzativi e logistici che per l’epoca erano veramente un plus.

Durante i due conflitti mondiali, il Laurin diventa teatro di importanti decisioni che riguardano soprattutto il territorio.Purtroppo anche il Laurin viene seriamente danneggiato dalle bombe, riaprendo nel 1948 ad una clientela più evoluta e orientata agli affari.

Parkhotel Laurin
Foto di Annette Fischer

Alla fine degli anni ’70, il deus ex machina è Franz Staffler Jr, un uomo di grande fascino e cultura, il quale dopo aver conseguito la laurea alla Bocconi, decide di dare un nuovo slancio al Laurin perché non vuole un albergo fatto a stampo come quelli di una catena alberghiera, efficienti, ma sempre uguali, ma un hotel che “abbia un anima” nella sua autenticità.

Il Laurin ad oggi rispecchia la personalità eclettica e raffinata di Franz Staffler, un professionista che cura personalmente in maniera impeccabile ogni singolo dettaglio: dai tappeti alle opere d’arte, dall’arredamento delle camere al parco e in generale tutto ciò che possa fare la differenza nel scegliere un soggiorno in questo meraviglioso Hotel.

Foto di Peter Unterthuner

Nel 1990, l’architetto Bodris Podrecca insieme all’architetto Albert Mascotti curano la ristrutturazione del Laurin conservando la tradizione e l’animo liberty senza spoetizzare dando nuovo lustro alla storicità senza spoetizzare il cuore del Laurin dagli arredi alle rifiniture enfatizzando la lussuosa unicità dell’hotel.

OGGI

Situato a pochi passi dalla stazione, il Laurin vanta 100 stanze di cui 7 suite. Le camere sono finemente arredate in stile retrò, i bagni in marmo e alle pareti i quadri della collezione d’arte personale della famiglia Staffler.

Foto di Peter Unterthuner

Tra una chiacchera ed un Gin lemon sorseggiato in uno dei salottini interni o all’ombra degli alberi secolari nel parco privato, il fascino della Dolce Vita è rimasto intatto nel tempo. 

La foto è di Christian Kain

Tra vialetti profumati alle rose ed il gorgheggio delle fontane, d’estate ci si rinfresca nella piscina esterna tra la schiuma dell’idromassaggio ed il canto degli uccellini abitanti di questo parco privato che pochi hotel possono vantare.

Foto di Peter Unterthuner

Sotto la direzione del General Manager Andreas Flückiger, la professionalità è un must in modo che il cliente si senta coccolato in ogni sua richiesta. Anche i clienti esterni possono bere un cocktail nel summer lounge perché il Laurin è un vero e proprio padrone di casa.

Foto di Luca Zuccolo

Negli ultimi anni, però, sono soprattutto i suoi due ristoranti a brillare: lo storico Ristorante Laurin e il fine dining ConTanima, dal 2023 sotto la guida dello chef giramondo Dario Tornatore insieme al suo giovane team valorizzano i prodotti locali di qualità in una cucina che da decenni è fedele ai palati bolzanini

CHEF DARIO TORNATORE

La storia di questo giovane Chef orgogliosamente italiano, classe 1985, è veramente interessante e vale la pena di essere raccontata.

Occhi vispi ed attenti, Tornatore, napoletano di nascita, ma romano e british di adozione, a soli 5 anni, inizia a coltivare la passione per il cibo e la buona cucina napoletana della nonna Chiara; il suo piatto forte, le tagliatelle al ragù, non poteva mai mancare in tavola.

Dalla nonna apprende le tecniche della cucina autentica, quella fatta di ingredienti locali freschissimi e di primissima qualità e adotta fin da subito la filosofia della sincerità nel piatto, una cucina studiata sulla base di sapori immediatamente riconoscibili al palato che evocano sentimenti ed esperienze reali. Verdure fresche di stagione e prodotti locali come il gambero rosso, un elemento fondamentale ricorrente nelle specialità di Tornatore, perché esalta il gusto del mare, grande passione dello chef, seconda solo alla cucina. 

Foto di Peter Unterthuner

Lascia Napoli per trasferirsi a Roma con la famiglia e inizia una vita contaminata di culture, di pensieri e idee nuove. Un’identità divisa tra due città, Roma e Napoli che con il tempo diventa sinonimo di una visione di larghe vedute, pronta ad accogliere nuove esperienze attraverso i numerosi viaggi che intraprende. 

Conseguito il diploma, decide di trasferirsi a Londra per perfezionarsi affiancando i migliori chef delle più prestigiose catene alberghiere al mondo: tra questi, riesce ad attirare la simpatia del pluristellato Gordon Ramsay, iniziando a lavorare nel celebre Gherkin, situato all’ultimo piano dell’omonimo grattacielo a Londra. 

In quell’occasione, lo chef britannico nota il giovane Tornatore per il suo talento e lo segue in un percorso di specializzazione di circa 6 anni: così Tornatore affina la sua tecnica e apprende i segreti della professione. 

Foto di @Lorenzopolato X UEBE

A Londra stringe rapporti anche con il celebre chef Arnold Stevens, re delle cucine del Grand Hotel Savoy. Negli anni a seguire viaggia molto, in particolare si ferma per qualche tempo in Giappone. Al suo ritorno, nel 2013, viene contattato in qualità di consulente per l’apertura dell’Enoteca regionale Palatium a Roma.

In seguito torna a Londra per assumere l’incarico di Chef Consultant per i Montcalm Luxury Hotels. A seguire, sarà scelto come Head Chef per la catena di ristoranti POLPO nel quartiere di Soho, dove ottiene il riconoscimento Bib Gourmand della Guida Michelin per Polpetto.

Foto di Peter Unterthuner

Durante l’esperienza a Soho, un giorno, nel 2019, una persona vicina allo sceicco del Bahrain, Mohamed Al Khalifa,lo nota e lo raccomanda allo sceicco il quale non si fa scappare un talento così importante e quindi lo invita a gestire la sua catena di ristoranti in Medio Oriente, ITICO UK, in qualità di Corporate Executive Chef. Da Dubai all’Arabia Saudita, Dario Tornatore entra in contatto con il mondo arabo e i suoi sapori. 

Resta in Medio Oriente fino alla fine del 2022, quando decide di fare dell’Alto Adige la sua nuova casa, assumendo nel 2023 la guida dei due ristoranti dello storico Parkhotel Laurin. 

Qui, come chef del Ristorante Laurin e del rinnovato fine dining ConTanima, Tornatore propone un viaggio di contaminazioni tra la cucina mediterranea della sua tradizione e le influenze di carattere internazionale raccolte negli anni di esperienze professionali oltre confine.

RISTORANTE LAURIN

Foto di Sophia Kobald

In una sala mitteleuropea ornata da palme, mobili Jugendstil e arte contemporanea, oppure all’ombra dei cedri del parco durante l’estate, il Ristorante Laurin esprime il fascino dello stile Liberty con una marcata identità bolzanina. Con i servizi di alto livello e l’eleganza discreta che caratterizzano il Parkhotel Laurin, il ristorante si dedica sia agli ospiti dell’hotel che alle generazioni di cittadini affezionati, spesso anche per eventi aziendali e celebrazioni.

Foto di Peter Unterthuner

L’obiettivo è semplice: dar voce agli ingredienti locali dell’Alto Adige attraverso una cucina che rispetta la materia prima. Il menu è un equilibrio tra gastronomia regionale e internazionale che gioca con consistenze e interpretazioni sorprendenti; un’esperienza culinaria arricchita durante l’estate dallo show cooking nel parco.

Ad accompagnare i piatti, una carta dei vini con oltre 400 etichette con una vasta selezione di vini biodinamici e alcune rare eccellenze.

ConTanima RISTORANTE GOURMET NELLA GLASSHOUSE

Foto di © Oliver Jaist


La suggestiva Glasshouse è un’antica serra magistralmente riadattata, incorniciata da un roseto e da alberi secolari. Il ConTanima è il ristorante gourmet all’interno della Glasshouse nel quale è d’obbligo l’esperienza multisensoriale culinaria condotta da Tornatore attraverso ingredienti locali e tecniche culinarie inaspettate, trasformando ogni piatto in un mondo a sé stante, un capitolo della sua storia personale intrecciata a quella di Bolzano.

Foto di Peter Unterthuner

Il menu, che spazia dall’Alto Adige alla Francia, dall’Inghilterra al Medio Oriente, senza dimenticare la cucina comfort del Mezzogiorno, è in costante evoluzione, adattandosi agli ingredienti stagionali.

 Il percorso di degustazione, quindi, viene creato da Tornatore sul momento in un’esperienza unica e irripetibile per ogni ospite, ma sempre in chiave casual: qui, l’importante è sentirsi a proprio agio. Il fine dining ConTanima è aperto da da inizio ottobre fino a fine maggio.

LAURIN BAR & BISTRO

Ad arricchire l’esperienza gastronomica all’interno dell’hotel, c’è anche il Laurin Bar&Bistro, noto localmente come il “salotto di Bolzano”, a testimonianza della sua identità di fulcro sociale e professionale della città.

La foto è di Annette Fisher

Qui la ricca storia dell’hotel si rivela immediatamente attraverso il pregevole parquet antico e gli affreschi del 1911 che narrano la leggenda di Re Laurino. Stile ed eleganza caratterizzano uno spazio che, oltre alla vasta selezione di cocktail gourmet e agli spuntini disponibili tutto il giorno, è rinomato come polo per gli eventi musicali in città: con dj set il giovedì sera, jazz il venerdì e musica dal pianoforte il sabato.

La foto è di Annette Fischer

La chicca? Un’originale sala dei signori trasformata in sala fumatori con una selezione di whisky e sigari. Durante l’estate, il Laurin Bar si trasferisce nel parco, offrendo un’atmosfera ideale per gustare un cocktail rinfrescante accanto alla nuova piscina all’aperto dell’hotel. Un ambiente dall’energia moderna e unica grazie anche a installazioni artistiche, eventi culturali, concerti e altre iniziative.

L’ARTE AL LAURIN

L’arte è protagonista in ogni ambiente al Parkhotel Laurin di Bolzano, tra gli affreschi di inizio ‘900 del Laurin Bar, la collezione d’arte diffusa e le serate in musica.

Foto di Peter Unterthuner

La pregiata collezione artistica comprende oltre 200 opere d’arte originali di vario stile e genere in un’esposizione diffusa all’interno del Parkhotel Laurin, che ripercorre la storia dell’arte dell’ultimo secolo e che si è ingrandita negli anni, grazie alla grande passione per l’arte di Franz Staffler, il quale ama l’arte in tutte le sue forme dal design antico a quello moderno.

Annette Fisher

Il Parkhotel Laurin è una vera e propria testimonianza dell’architettura liberty, con ambienti dall’eleganza senza tempo permeati dalla storia e dall’arte. Lo si capisce prima ancora di varcarne le porte, grazie all’installazione urbana permanente “Emozioni di viaggio – Viaggio di emozioni”, curata dall’artista altoatesina Annemarie Laner e realizzata in collaborazione con la Facoltà di design e arti dell’Università di Bolzano: cento medaglie in bronzo costellano il marciapiede di via Laurin, su ognuna di queste una parola diversa (in italiano, tedesco, ladino, inglese o francese) che stimola a pensare al viaggio e alle emozioni che regala.

LA SAGA DI RE LAURINO, CICLO DI AFFRESCHI ORIGINALI DEL 1911 DI BRUNO GOLDSCHMITT

Nel 1911, la famiglia Staffler incaricò il pittore tedesco Bruno Goldschmitt della realizzazione di un ciclo di affreschi sulle pareti della sala che oggi ospita il Laurin Bar & Bistro, il cui nome – come quello dell’hotel – rimanda alla leggenda di re Laurino, ambientata sul massiccio dolomitico del Catinaccio, che domina il panorama della città di Bolzano.

Foto di Peter Unterthuner

Gli affreschi subirono notevoli danni durante la Seconda guerra mondiale e furono riportati alla luce con un faticoso restauro solo durante il rinnovamento completo dell’hotel nei primi anni ’90. Oltre un secolo dopo, l’opera di Goldschmitt rappresenta una delle più significative testimonianze dello stile liberty in Alto Adige.

LA COLLEZIONE D’ARTE NELLA “MOSTRA DIFFUSA” DELL’HOTEL

Grazie alla spinta innovativa della famiglia Staffler, nei suoi 114 anni di storia il Parkhotel Laurin ha saputo restare al passo con i tempi, mantenendo intatta l’autenticità dell’atmosfera liberty originaria. La ristrutturazione degli anni ’90, fu l’occasione per rinnovare tutte le camere e restaurare tutto il mobilio di inizio secolo.

Foto di Peter Unterthuner

Proprio in quegli anni, Franz Staffler decise di rendere Parkhotel Laurin un vero e proprio hotel-museo: oggi, Parkhotel Laurin ospita oltre 200 lavori su carta che segnano un viaggio nel tempo dallo stile liberty fino all’arte contemporanea, passando per impressionismo, espressionismo, Neue Sachlichkeit, futurismo, astrattismo.

Nella sala principale del Ristorante Laurin, gli stucchi e gli arredi in Jugendstil dialogano con i dipinti di Marilù Eustachio, “Alberi in Sequenza”, che raffigurano 13 alberi realmente presenti negli spazi verdi del Parkhotel Laurin.

IL MUSEO A CIELO APERTO NEL PARCO, DOVE L’ARTE INCONTRA LA NATURA

La foto è di Annette Fisher

Anche il parco è un vero e proprio museo a cielo aperto: tra le piante esotiche e autoctone (sequoie giganti, pini dell’Himalaya, aranci degli Osagi e la rosa di Merano che, avvolgendosi attorno a un cedro, si innalza fino ai 28 metri di altezza), trovano posto varie testimonianze di espressione contemporanea.

Andrea Fazzari

Tra queste, “En-tra”, il sinuoso nastro vermiglio di Eduard Habicher, la cartolina dallo spazio di Sonia Leimer scritta dall’astronauta Leroy Chiao, l’autoritratto in criptonite di Jacopo Candotti e la glovebox di Christian Kaufman. 

CONCERTI, MOSTRE ED EVENTI AL LAURIN BAR & BISTRO: SERATE DI MUSICA, ARTE E CULTURA A BOLZANO

Non solo pittura e scultura: il Parkhotel Laurin è casa per tutte le forme d’arte, con un ricco calendario di eventi musicali, artistici e culturali aperti a tutta la città nonché fulcro della vita sociale cittadina. Ogni giovedì, l’aperitivo lungo dalle 18.00 alle 21.00 con dj set al Laurin Bar & Bistro, che in estate si trasferisce nel parco privato di 4000 metri quadri nel Summer Lounge Bar.

Foto di Peter Unterthuner

Da ottobre a maggio, inoltre, il Laurin Bar & Bistro ospita ogni venerdì dalle 21.30 le serate “All that Music” (quest’anno giunte al 30° anniversario), incontri a suon di musica jazz, soul, swing, blues e gospel con artisti nazionali e internazionali; ogni sabato, invece, le emozionanti serate di Live Piano Music. Gli artisti sono selezionati dai direttori artistici Helga Plankensteiner e Michael Lösch, musicisti altoatesini di spicco.

Credits:le foto sono state fornite dal Press Office ParkHotel Laurin; la foto di copertina è di Annette Fischer