All’entrata delle Foreste Sacre, nella Toscana più autentica e misteriosa, lo Chef Filippo Baroni e Marta Bidi, sono in proprietari del MATER Ristorante, un “luogo del silenzio del cuore” dove ritornare alle origini di una cucina ancestrale e di un’ospitalità legata alla cultura del territorio in cui si trova, il Parco delle Foreste Casentinesi. 
La cucina di chef Filippo Baroni è una cucina diretta, nuda, primitiva, immediata ed essenziale. Al cuore della sua filosofia gastronomica, le Foreste Casentinesi, la sua terra, il suo luogo di appartenenza. 

Mater Ristorante
Nicco Leone Food Photography


Nei piatti dello chef troviamo il territorio, le tradizioni antiche, i prodotti di piccole realtà che producono eccellenza. 
La Natura delle Foreste è protagonista nelle sue stagioni, con i ritmi dettati da Madre Terra.
E’ un viaggio di meditazione dentro saperi e sapori antichi in un recupero di una “cucina delle origini”.
Il viaggio iniziato per arrivare al MATER, tra strade che si perdono nella Foresta, nella maestosità di un luogo ricco di fascino e mistero, continua dentro il ristorante.

Appena varcata la porta, si entra nuovamente “nei boschi delle Foreste”, quasi un prolungamento dell’esperienza di viaggio. Alberi, legno, i colori del bosco, il profumo di sottobosco…e la vista, che dalle ampie vetrate, collega alle Foreste. Un continuum spazio-temporale.
Per realizzare tutto ciò viene vissuta la foresta, la natura, dove si cerca tutto quello che può ispirare la miscelazione di MATER.In sintesi, la mixology di MATER è un’esperienza che si integra perfettamente con la cucina in un approccio studiato, lento ma preciso. Viene seguito il ritmo della natura, utilizzando ingredienti naturali e creando cocktail che rappresentano un’armoniosa fusione di sapori.
Tra le novità, il concetto di “barman contadino”: MATER sta abbracciando un nuovo concetto di mixology che esalta la bellezza dei prodotti freschi e coltivati localmente per proporre drink local e a vero km zero nel segno anche del “no waste”. Ed è proprio questa load filosofia dell’Hortus Conclusus, è la forma tipica di giardino medievale, legato soprattutto a monasteri e conventi.

E Mater, trovandosi proprio nel cuore delle Foreste Sacre del Casentino, terra dei monaci camaldolesi, si è ispirato appunto alla tradizione monastica per sviluppare il nuovo orto che, ad oggi, accoglie ben 30 specie vegetali (in divenire).


L’Orto di Mater, piantato su 45 x 15 metri, è anche un orto di contemplazione dove vengono sollecitati tutti i sensi. 
Vi sono verdure, erbe e fiori tutti in simbiosi tra di loro. Una sorta di circuito chiuso che si autoalimenta. 
Uno spazio di coltivazione e di produzione di ciò che serve al ristorante in una filosofia vera “DALL’ORTO DALLA TAVOLA” quindi km vero, no spreco. A circondare l’orto, erbe e fiori selvaggi che qui crescono spontaneamente.

L’Hortus Conclusus di Mater, con i suoi profumi e i suoi colori, racconta un lavoro certosino e quotidiano fatto di conoscenza e rispetto della terra. Uno spazio in continuo divenire dove il rapporto con la Natura è armonico ed equilibrato. 

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