Oltre 900 presenze in due giorni per il progetto, realizzato dal Direttore Artistico Steven G Torrisi (da oltre venticinque anni nel settore moda) e gestito da Infantino Management, che ha visto come protagonisti sia Maison affermate (i cosiddetti “Ambasciatori”) che nuovi designer.
Nel corso delle due giornate del 13 e del 14 Luglio, i nuovi stilisti e gli ambasciatori della moda, presso il Nazionale Spazio Eventi di Roma, hanno portato in passerella le proprie creazioni di fronte a stampa e numerosi ospiti.
Nella serata di sabato 13, presentate dall’ex Miss Italia Denny Mendez, si sono alternate le collezioni di otto donne, nuove proposte della moda italiana. Ad aprire le danze è stata Ve.Q EXPERIENCE (della designer Veronica Quadraroli) che ha presentato la sua collezione ecosostenibile Flos, un omaggio alla forza e all’audacia femminile.
Emanuela Madonna, la seconda in calendario, ha portato in passerella i suoi abiti che con maestranza sartoriale, giochi di plissé, sete, pelle laserata e scuba 3D, declinano perfettamente il concetto di realtà illusoria. A seguire è stata la volta di Concita Ties&Pearls, brand della stilista dalle origini siciliane Concita Petralito che con la sua “Bella Sedara” ha raccontato una collezione caratterizzata da sete e cotoni che trae massima ispirazione da una Sicilia antica, quella di Tommasi di Lampedusa, ricca di bellezza e sensualità.
A seguire è stato il turno di Raimonda Casale con le sue creazioni di raso, pizzo, mikado, tulle, cadì e organza, impreziosite da decorazioni pittoriche e punti luce. Dopo la sfilata delle Donne Coldiretti ha proposto le sue creazioni Maria Elena di Terlizzi, portando in passerella la Puglia, la regione che le evoca libertà ed euforia, mostrando abiti di pizzo dalle sfumature mediterranee, che si rivolgono alla donna elegante e vivace.
Rome Fashion Show # Haute Couture ha toccato tematiche sensibili come l’ecosostenibilità ma anche quello della disabilità e dell’inclusività. Per responsabilizzare sul tema delle disabilità di linguaggio e udito è intervenuta Giovanna Giambruno, founder di Udisky, impresa che opera nel campo dell’assistenza audiologica.
La sesta designer in calendario Gioia Radini ha raccontato il suo omaggio alla penisola, con abiti che traggono ispirazione da ogni regione italiana, caratterizzati da tessuti naturali dipinti a mano e impreziositi con pietre naturali. Barbara Basciano invece, con il suo concetto di “La Moda e’ eleganza” ha impersonato una donna romantica e coraggiosa grazie ad abiti con contrapposizioni di tessuti leggeri, trasparenze ma ornati di strass e perle.
Gran finale della prima serata con Pina Grasso e la sua esclusiva collezione dai materiali preziosi come duchesse e mikado, dedicata a donne uniche e raffinate che amano valorizzare la propria indole.
Durante la seconda giornata di Rome Fashion Show # Haute Couture, quella di domenica 14, i riflettori si sono accesi su cinque “ambasciatori” della moda italiana che hanno portato in passerella i loro capi più iconici appartenenti all’archivio personale, un omaggio al periodo de “La Dolce vita” e ad eventi memorabili come “Donna sotto le stelle” e Alta Roma. Dopo le relative sfilate i couturier hanno ricordato il proprio “maestro”, lo stilista che più ha influenzato il percorso lavorativo e creativo di ognuno.
Dalla Maison Franco Ciambella vengono rievocati gli abiti ispirati alla Venere di Milo e alla sua bellezza imperfetta. I capi dai colori vivaci presentano lavorazioni in 3D e stampe dipinte a mano, arricchiti da fili dorati. Il tributo di Ciambella è andato a Fernanda Gattinoni, stilista sofisticata, determinata e intraprendete. A seguire la Maison Michele Miglionico mette in contatto romanticismo e dramma, presentando una collezione composta da vari abiti iconici che evidenziano la maniacale attenzione ai particolari, in mostra tramite un attento gioco di contrasti. Il ricordo del designer va a Mila Schön e alla sua moda nel corso degli anni ’60.
La Maison Nino Lettieri rispolvera una selezione di abiti da sera realizzati dal 2010 al 2020, che si accomunano per l’alta sartoria e il fatto a mano in Italia, ognuno di essi si rivolge ad una donna chic, raffinata e pregiata. L’omaggio va a Lorenzo Riva e alla sua arte. La Maison Gianni Sapone solca la passerella con una selezione di alta moda che prende forma dal 2000 ad oggi. Ogni singolo abito ha la sua storia, la sua magia ed proprio questo il punto cardine di ogni collezione realizzata dal couturer. Momento di commozione per le parole dello stilista nei confronti del suo mentore Fausto Sarli.
Tra il pubblico in prima fila a sostegno dell’evento, anche la stilista Regina Schrecker, guest della serata.
Infine la Maison Giovanni Cannistrà ha chiuso la manifestazione facendo sfilare una parte del proprio archivio realizzato dal 1998 al 2024 caratterizzato da accostamenti audaci, merletti e broccati, un chiaro riferimento alla terra di appartenenza del brand, la Sicilia. Dopo il saluto allo stilista Pino Lancetti, il “sarto-pittore”, Giovanni Cannistrà ha chiamato sotto i riflettori i colleghi e il direttore artistico dell’evento Steven G. Torrisi tra la standing ovation del pubblico. Un entusiasmo corale che conferma la voglia di Roma e dell’Haute Couture di continuare a splendere.
Credits: le foto sono state fornite dal Press Office