Carmen è ‘kolossal’ all’Arena di Verona, nell’allestimento firmato da Franco Zeffirelli. Dal 5 luglio, sul palcoscenico areniano prende vita una Siviglia da set cinematografico, più vera del vero e curata in ogni dettaglio, con centinaia tra solisti, artisti del Coro, voci bianche, figuranti e mimi di ogni età, nonché il Ballo dell’Arena, a cui si aggiunge la danza autenticamente spagnola della Compañia Gades sulle coreografie originali di El Camborio e nei costumi fedeli ai disegni di Anna Anni.

L’allestimento, che segnò il debutto di Zeffirelli in Anfiteatro, è stato ricostruito fedelmente da Fondazione Arena nel 2022, integrando le migliorie apportate nel tempo dallo stesso regista con scene inizialmente solo disegnate e realizzate per la prima volta.

Per le prime due recite, protagonista del capolavoro di Bizet è Aigul Akhmetshina, mezzosoprano di 27 anni che debutta in Arena dopo aver impersonato Carmen nei maggiori teatri del mondo, da New York a Londra. 

La sua gitana, nata libera, seduce il soldato Josè, interpretato dal tenore Francesco Meli, ma fa un altro fatale incontro col toreador Escamillo, ruolo in cui torna a Verona il basso-baritono Erwin Schrott. Josè ha però una fidanzata, suo legame con la lontana terra natìa, Micaela, affidata a Kristina Mkhitaryan, apprezzato soprano al debutto areniano.

Completano il cast Jan Antem e VincentOrdonneau (i contrabbandieri Dancairo e Remendado), Daniela Cappiello e AlessiaNadin (Frasquita e Mercedes, amiche di Carmen), Gabriele Sagona e FabioPreviati (Zuniga e Morales). Oltre al Coro di Fondazione Arena preparato da Roberto Gabbiani, nella piazza sivigliana cantano anche i monelli, interpretati dalle giovanissime voci bianche di A.Li.Ve. istruite da Paolo Facincani. Fa il suo esordio anche il giovane direttore Leonardo Sini, alla guida dell’Orchestra della Fondazione per tutte le recite di luglio e agosto. Sini, di origine sassarese, ha compiuto gli studi in patria e si è perfezionato a Londra, vincendo premi come il prestigioso Solti di Budapest e inaugurando brillanti collaborazioni in Italia e in Europa.

Una doppia sorpresa attende il pubblico del 5 luglio. Alle ore 20.50, con la marcia d’ordinanza, sul palcoscenico dell’Arena farà il suo ingresso la Banda della Guardia di Finanza, 60 musicisti diretti dal Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso. Un evento nell’evento per celebrare i 250 anni delle Fiamme Gialle. Asuonare l’immancabile gong che annuncia l’inizio dello spettacolo saranno gli atleti azzurri Giacomo Bertagnolli, Simone Deromedis, Alex Vinatzer e Nicol Delago, assieme ai campioni Antonio Rossi e Roberto Di Donna.

Dopo la prima di venerdì 5 luglio alle 21.15, Carmen replica il 13, 20, 25 luglio(sempre alle 21.15); il 3, 8, 17, 23 agosto e il 7 settembre (alle 21).

Carmen, tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée, è l’ultima opera del compositore francese Georges Bizet (1840-1875), che non visse abbastanza a lungo per vederne il successo, avvenuto subito dopo il fiasco iniziale, nello stesso anno della sua prematura morte. D

opo aver stregato il pubblico, illustri colleghi come Brahms e Čajkovskij e intellettuali come Nietzsche, Carmen arrivò in Italia e, nel 1914, fu il primo titolo ad essere rappresentato in Arena dopo il successo della prima Aida, rimanendo tuttora la seconda opera più ricorrente in Anfiteatro. L’anno prossimo, per il Festival 2025, raggiungerà quota 300 recite e Fondazione Arena ne celebrerà il ‘doppio’ 150° anniversario, dell’autore e della prima rappresentazione.