Operando una sorta di rivoluzione Giovanni Raspini, nella mostra “Superstones. Gioielli dal cuore della Terra”, presenta trenta gioielli unici sostituendo gemme preziose tradizionalmente utilizzate in gioielleria, con la vigorosa presenza di pietre e minerali naturali di ogni tipo, provenienza e aspetto. Passando da grandi collane a sorprendenti anelli, da bracciali avvolgenti a una inattesa tiara, la mostra racconta e mette a fuoco come ogni pezzo sia concepito per esaltare la bellezza e l’unicità dei minerali che concorrono a creare gioielli unici.
Giovanni Raspini ha saputo vedere le potenzialità artistiche delle pietre scelte per le sue creazioni, ha saputo leggervi dentro, guardare la bellezza, l’unicità, il valore scientifico e quello emozionale, non dimenticando la progettualità di ogni gioiello in un dialogo continuo tra materia, forma e funzione, ornamento, scultura e fusione a cera persa. Un impegno frutto di una grande energia creativa e del lavoro corale di spiriti visionari, artigiani talentuosi e ricercatori che hanno potuto esprimersi al meglio sotto la direzione di Giovanni Raspini, artefice in prima persona di meravigliose creazioni.
“Pensavo a “Superstones” da molto tempo – rivela Giovanni Raspini – con l’idea eccentrica di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche“.
“Ho così scoperto un mondo affascinante e misterioso da cui partire per creare gioielli assolutamente non convenzionali, per stile, ricchezza e dimensione. È una sfida importante quella di “Superstones”, poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello tiene conto ed è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi“.
“Con grande passione abbiamo cercato minerali in ogni parte del mondo, che fossero bellissimi, rari ed affascinanti. Naturalmente, come per le altre mostre del brand, “Superstones” è anche una grande opera collettiva, che ho ideato, ma realizzata con collaboratori di alto livello che hanno portato il loro contributo concettuale e artistico”.
Giovanni Raspini ha sentito l’esigenza di coinvolgere interlocutori professionali ed esperti del settore. Grazie al rapporto con l’Università di Firenze, si è instaurata una proficua collaborazione col professor Giovanni Pratesi, geologo e divulgatore scientifico di fama internazionale, già conservatore delle prestigiose raccolte mineralogiche del Museo di storia naturale di Firenze.
La mostra sarà a Milano il 24 maggio 2024, e rimarrà aperta – con ingresso gratuito – fino al 2 giugno per poi andare a Roma dal 7 al 9 giugno e poi a Catania dal 28 al 30 giugno.
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Credits: le foto sono state fornite dal Press Office