Babila Spagnolo, dopo gli studi in psicologia intraprende un lungo percorso formativo in Layla Cosmetics, l’azienda milanese fondata dal nonno Commendatore Emanuele Rossetti e guidata dalla madre Emma Rossetti fino al 2019. Si forma dal basso, scoprendo l’azienda in ogni settore, dai magazzini, alla produzione, al commerciale. Il suo cammino procede insieme ad Alessandro Di Fuccia, uno dei massimi esperti del settore cosmetologico italiano, con cui progetta sia il suo presente affettivo che il futuro di Layla Cosmetics.
Babila, dopo 12 anni nel ruolo di Export Manager e 5 anni nel ruolo di Direttore Vendita Italia, dal 2019 è il Ceo Layla Cosmetics. Layla Cosmetics con la guida di Babila Spagnolo diventa presto uno dei principali players italiani del suo segmento, inventa un nuovo codice comunicativo, espande con successo le sue proposte anche nel settore skincare ed apre Layla Store, una location in Brera che comprende, oltre alla vendita delle collezioni, trattamenti estetici all’avanguardia.
Layla Cosmetics è ufficialmente un Marchio Storico di interesse nazionale perchè è stata inserita nel registro dedicato ai marchi d’impresa registrati da almeno cinquanta anni come eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale. In occasione di questo importante traguardo, abbiamo voluto intervistarla per farci raccontare la storia della sua azienda e personale.
Babila Spagnolo, Layla Cosmetics è un’eccellenza italiana nel mondo per gli smalti, e oggi, visti i traguardi raggiunti, anche per il make up e la skincare. Il brand è presente in più di 3500 retailer del settore in tutto il territorio italiano e, da Ottobre 2022, in Via San Marco 12 anche nel vostro monomarca di vendita prodotti, trattamenti e massaggi. Ci può raccontare com’è nato il progetto e qual è la mission di Layla Cosmetics?
Il progetto Layla Cosmetics nacque quasi un secolo fa dalla caparbietà, dall’acume e dalla passione di mio nonno, Comm. Rossetti, che importò dagli Stati Uniti i primi rudimentali concetti alla base della formulazione degli smalti. Fin dagli inizi la produzione Layla Cosmetics è stata incentrata sulla capacità di generare stupore ed appeal ma anche, e soprattutto, su una garanzia di qualità.
I prodotti che proponiamo, sempre veicolati attraverso messaggi di inclusività, solidarietà e positività, si propongono di rispondere ad esigenze di miglioramento estetico ma anche, e forse soprattutto, di garantire un ideale benessere psicofisico. La mission è, in definitiva, duplice: lanciare prodotti qualitativamente eccellenti seppur alla portata di tutti, comunicare ciò in cui crediamo e che costituisce asse portante di ogni nostra produzione e attività.
Layla Cosmetics vanta oggi una selezione di più di 2500 referenze prodotte artigianalmente nei vostri laboratori milanesi, ci può raccontare come nasce l’idea di un nuovo prodotto in un mondo in cui ci sono tantissimi competitor?
Ci basiamo, come dicevo prima, sulle esigenze estetiche, sul benessere e, ovviamente, su contemporaneità, mode e tendenze delle quali però tentiamo sempre di non esser succubi cercando, anzi, di anticiparle e dettarle. Noi stessi siamo appassionati ed utilizzatori del settore, ciò che lanciamo sul mercato è anche dettato da desiderio personale. Non siamo azienda che segue successi e idee di mercato per proporne una scadente versione low cost.
Di artigianale manteniamo la dedizione, il sacrificio, la meticolosità, la ricercatezza e la passione che contraddistinguono questa modalità produttiva e che hanno attraversato tre generazioni partendo da mio nonno, proseguendo con mia mamma e arrivando a me inalterati. Possiamo dire che l’idea vincente nasce spesso dalla perfetta sintesi tra tradizione ed innovazione, solidità e modernità, utilità e sfizio.
Ci preoccupiamo di rendere la fabbrica, di cui siamo proprietari, sempre più performante investendo incessantemente in macchinari all’avanguardia e mettendo poi il tutto a disposizione dell’inventiva e dell’originalità. Con sguardo sempre attento al sociale e con la volontà di bypassare vecchi e superati retaggi, ci proponiamo quindi di rendere immediatamente riconducibile al brand Layla Cosmetics qualsiasi produzione lanciamo sul mercato, aspetto su cui troviamo quasi sistematico riscontro.
Layla Cosmetics nasce nel 1936 da un’idea di suo nonno, tramandata poi a sua madre e che oggi vede lei al timone di questa azienda. Nel 2022 è stata eletta da Forbes nei Top 100 manager Italiani, come vive oggi la responsabilità della gestione del vostro brand?
La nomina Forbes è stata una soddisfazione immensa di cui sono orgogliosa ma il cui merito va condiviso con tutto il mio staff. La responsabilità è però sempre la stessa, quella che mi accompagna da quando, nel 2018, sono salita a capo di un’azienda di famiglia con 82 anni di storia alle spalle. La responsabilità di confermarne valori e successi, responsabilità di garantire il meglio possibile per collaboratori, dipendenti e rivenditori, responsabilità di soddisfare tutti gli appassionati che si rivolgono a noi con fiducia, affetto e apprezzamento.
Non è facile, a volte il carico è superlativo ma io non conosco altro modo che dare tutta me stessa. Tutta la dedizione, tutta l’attenzione, tutta la partecipazione attiva, tutto il riconoscimento meritocratico, tutto quel che, credo, ci ha consentito di diventare marchio storico di interesse nazionale.
Tra le tante collaborazioni di Layla Cosmetics vediamo personaggi distanti dal mondo beauty e della nail art, a partire da Rocco Siffredi ormai ambassador del vostro prodotto di punta The Longer The Better, a Mara Maionchi fino a Tommaso Zorzi, personaggio che parla ad un pubblico molto giovane. Come studia una collaborazione con un personaggio? È una scelta strategica non legarsi ad una figura già inserita nel mondo del beauty?
Strategia è un termine che non amo molto, anche se ovviamente ci sono studio e capillarità in ogni iniziativa marketing e in ogni ambassador contattato. Strategia ha il sapore di voler convincere di esser qualcosa mentre noi vogliamo solo evidenziare ciò che realmente siamo. Per far questo le nostre scelte sono molto diversificate e comprendono sia personaggi apparentemente poco riconducibili al settore beauty, sia personaggi apparentemente più aderenti e calzanti.
Non ci poniamo tanto il problema di cosa lo sia o non lo sia, piuttosto individuiamo chi possa rappresentare al meglio il prodotto, il credo, il concept in un determinato momento storico e sociale. Ho volutamente usato l’avverbio “apparentemente” perché quel che sembra certo, consueto, assodato e vincente oggi potrebbe non esserlo più all’improvviso. Noi vogliamo esser altro, con un occhio “allo ieri”, l’altro “all’oggi” e l’obiettivo di esser “il domani”.
Layla è stata inserita nel registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, un traguardo molto importante per l’azienda, come ha vissuto questa novità?
Come dicevo prima con enorme orgoglio e soddisfazione, un coronamento di tanti sacrifici ma con la consapevolezza che i meriti vadano condivisi e con inalterato senso di responsabilità.
Lei è una imprenditrice che crede nello studio e nell’impegno e che, da quando l’azienda è in mano sua, ha cambiato totalmente la comunicazione di Layla Cosmetics mettendoci la faccia e parlando in mondo diretto tramite i social con la vostra community: secondo la sua esperienza maturata in questi anni, che consigli può dare ai giovani che desiderano intraprendere un percorso come il suo?
Lavorare, lavorare, lavorare. Fare tanta gavetta, io non sono nata imprenditrice né subito diventata proprietaria, anzi! Ho svolto con la stessa attenzione anche i lavori più umili nell’organigramma aziendale. Scegliete un settore che vi appassioni e rappresenti, perseguite la soddisfazione e la gioia personale prima di quella professionale, abituatevi subito e forgiatevi al sacrificio e alle responsabilità anche in mansioni apparentemente meno rilevanti ma senza le quali anche la struttura più solida potrebbe vacillare.
Credits foto fornita dal Press Office di Layla Cosmetics