Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e chi mi conosce bene, sa quanto io sia attiva contro la violenza economica sulle donne, una violenza psicologica, silente, degradante e meschina.
Da molto tempo sono relatrice in molti convegni per sensibilizzare le donne ad avere una “conoscenza finanziaria” e soprattutto ad avere una propria indipendenza economica.
Sebbene negli ultimi anni i dati sono leggermente migliorati, le donne che non hanno un proprio reddito, a volte per imposizione da parte del partner che le vuole a casa, a volte per necessità, a volte per loro decisione, sono ancora tante e, finché, regna l’armonia va tutto bene, ma quando la relazione va male, purtroppo le donne subiscono ricatti economici e spesso devono sottostare e accettare una relazione malata in quanto non dispongono di denaro per potersi mantenere. Si inizia con il controllo delle spese, degli scontrini, del privarle dell’auto, di isolarle dagli amici, a volte persino dalla famiglia e così inizia un percorso degradante che può avere risvolti anche drammatici.
La piaga dei femminicidi e della violenza fisica non si ferma, neanche quando anni fa è stato introdotta la legge 19 luglio 2019, n. 69, il “Codice Rosso” che tutela chi subisce violenze, atti persecutori e maltrattamenti causando pene severe per chi non la rispetta.
In questo editoriale ho deciso di dare voce al programma di YSL Beauty -Gruppo L’Oreal che da sempre sostiene il valore e l’autostima delle donne – “Abuse is not love” – lanciato nel 2020 a testimonianza che brand a larga diffusione e conoscenza mediatica possono avere un ruolo significativo nella sensibilizzazione dei giovani sul tema della violenza nelle relazioni intime sia in ambito domestico che lavorativo e nel sostegno alle organizzazioni di volontariato a livello globale.
Il programma globale è incentrato sulla prevenzione, l’identificazione e il supporto il cui fine è insegnare a riconoscere i segnali dell’abuso per evitarne l’insorgenza, specialmente nelle fasce giovani più vulnerabili e maggiormente esposte alla violenza da parte di un partner.
L’obiettivo del progetto è sensibilizzare 2 milioni di persone entro il 2030 riguardo ai segnali che indicano la presenza di un abuso: sono stati coinvolte 630.000 persone, 9.000 dipendenti di YSL Beauty e L’Orèal hanno preso parte al percorso di sensibilizzazione, oltre 25 mercati coinvolti a collaborazioni con ONG locali e 2 progetti di ricerca pubblicati in collaborazione con la Dott.ssa Beth A. Livingston ricercatrice nell’ambito degli studi di genere e sulle relazioni.
Oggi il programma continua a investire in risorse e sostegno per coloro che vivono relazioni di abuso, fornendo al contempo strumenti a chi desidera prendere parte a questa causa e ponendo l’accento sulla identificazione e la comprensione dei nove principali segnali di allarme associati alla violenza da parte di un partner intimo: indifferenza, ricatto, umiliazione, manipolazione, gelosia, controllo, intrusione, isolamento, intimidazione.
La violenza contro le donne è strettamente legata alla povertà, alla fame, alla mortalità materna, all’adattamento ai cambiamenti climatici, agli oneri energetici e ambientali, alle difficoltà economiche e all’insicurezza sociale oltre che ad una diffusa cultura laddove vede ancora la supremazia dell’uomo.
Devono essere messe in atto azioni che aiutino a contrastare queste problematiche anche se in quadro è poco edificante visto che gli esperti concordano che, a meno che la violenza sulle donne e le ragazze non venga eradicata a livello globale, almeno 14 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile non saranno raggiunti.
Il mio maestro di autodifesa personale da anni insegna alle donne a difendersi, soprattutto dai partner in ambito domestico e questo è un dato che ci deve far riflettere. La IPV ( violenza del partner intimo) è perpetrata da colui che ci dovrebbe amare ed invece si tramuta nel carnefice soprattutto quando la donna decide di interrompere la relazione.
I dati non sono confortanti:
-1 donna su 3 è soggetta alla violenza da parte del partner nel corso della sua vita
– la fascia di età 16-24 anni ha la maggiore prevalenza e vulnerabilità alla violenza nelle relazioni intime
– 603 mln di donne vivono in Paesi dove l’IPV non è considerato un crimine
La violenza nelle relazioni intime può presentarsi in qualsiasi tipo di ambiente socio-economico, religioso o culturale.
Esprimendo lo spirito del suo tempo per quasi 40 anni, Yves Saint Laurent si è sempre schierato a favore dell’empowerment e dell’emancipazione femminile.
Fin dal suo primo smoking, apparso nel 1966, ha infranto tabù e sfidato le convenzioni attraverso i suoi design. È stato grazie a questa liberazione dalle convenzioni di genere che le donne hanno indossato per la prima volta i codici del potere appartenenti al guardaroba maschile: Le Smoking divenne, infatti, rapidamente l’uniforme della donna moderna e audace.
Nel corso degli anni, Yves Saint Laurent ha continuato a sostenere la libertà e la l’emancipazione delle donne grazie a design rivoluzionari, tra cui un abito in chiffon completamente trasparente e la tuta intera, altro capo ispirato agli abiti maschili.
“Abuse is not love” si sviluppa intorno a 4 pilastri fondamentali, perchè sebbene l’IPV sia comunemente associata alla sfera privata, può anche avere ripercussioni sul luogo di lavoro in cui le persone si sentono in grado di cercare supporto e i colleghi possono rivelarsi fondamentali per la vittima che sta subendo un abuso.
YSL Beauty, insieme alle ONG partner, fornisce al personale una migliore comprensione del problema, ma anche gli strumenti necessari per aiutare le persone vittime di abuso. Dal 2020, YSL Beauty ha formato 9.000 dipendenti e consulenti di bellezza affinché possano riconoscere i segnali di allarme associati all’abuso.
Attraverso il marchio L’Oréal, YSL Beauty fa parte della principale rete europea di aziende impegnate nel contrastare la violenza sulle donne: OnelnThreeWomen.
Nel 2021, L’Oréal ha, inoltre, lanciato la sua Politica globale delle Risorse Umane sulla violenza domestica, anticipando la convenzione dell’OIL relativa all’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro. Dopo un solo anno, 37 mercati/entità hanno già implementato le proprie policy a livello locale.
La testimonianza di YSL beauty è un ottimo driver per tutte le aziende nel comprendere e prevenire la violenza del partner intimo, tra cui identificare i target dell’IPV e permettere ai dipendenti di aiutarsi tra loro, è stato oggetto nel 2020 di un progetto di ricerca sviluppato in collaborazione con l’organizzazione francese non-profit En Avant Toute(s) e la Dott.ssa Beth A. Livingston, pubblicato nella Harvard Business Review.
È stato evidenziato che il luogo di lavoro è uno dei pochi spazi in cui le persone si sentono in grado di cercare aiuto e che i colleghi possono spesso rivelarsi i soli alleati della vittima.
Partendo da questo presupposto, la ricerca ha poi identificato quattro approcci chiave che le organizzazioni possono adottare per contribuire alla causa: dare ai dipendenti la possibilità di sostenersi a vicenda, fare in modo che parlare con un dirigente sia un’azione sicura, notare cambiamenti nei dipendenti e verificare le ipotesi sulle cause di tali cambiamenti, dare un modello di relazioni sane sul lavoro.
Nel 2023, YSL Beauty ha pubblicato una ricerca critica incentrata sulle esperienze di violenza nelle relazioni intime vissute all’interno della comunità LGBTQIA+. La ricerca è stata condotta in collaborazione con l’organizzazione non-profit statunitense It’s On Us e la Dott-ssa Beth A. Livingston. Al centro delle scoperte dello studio vi è il fatto che le persone che si identificano come parte della comunità LGBTQIA+ riscontrano maggiori ostacoli nell’accesso ai servizi di supporto.
Per contrastare questo problema e sottolineare che l’abuso può verificarsi in qualsiasi tipo di relazione, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale, Abuse Is Not Love ha esteso il proprio programma per creare servizi di formazione e supporto inclusivi per le persone LGBTQIA+.
Certamente non è facile perchè nella maggior parte dei casi, le persone non diventano immediatamente violente all’interno della relazione. All’interno di una relazione, l’abuso non si manifesta immediatamente. Inizialmente nei rapporti si confonde il sentimento possessivo come atteggiamento protettivo da parte del partner, tuttavia vi sono alcuni campanelli d’allarme che indicano che la relazione potrebbe sfociare in violenza del partner intimo
Non si manifestano necessariamente da un giorno all’altro, ma possono emergere e crescere d’intensità man mano che la relazione va avanti. Riconoscere questi primi segnali di allarme costituisce un importante strumento di prevenzione.
Tuttavia, non è sempre facile determinare se un certo comportamento sfocerà in abuso, specialmente perché questi segnali possono essere difficili da riconoscere e vengono spesso fatti passare per segni d’amore.
Sensibilizzando riguardo ai nove campanelli di allarme di un abuso, YSL Beauty mira ad aiutare le persone a riconoscere la violenza del partner intimo prima che si manifesti in forme estreme. Così facendo, il marchio vuole usare la sua voce per destigmatizzare l’argomento e dare alle persone sopravvissute gli strumenti per parlare della propria esperienza.
In Italia YSL Beauty sostiene il partner locale non-profit D.i.Re
-Donne in rete contro la violenza – per diffondere consapevolezza sulla violenza nelle relazioni intime, i segnali di attenzione e le conseguenze che la violenza produce sulle donne che ne sono coinvolte.
Per saperne di più su Abuse Is Not Love, o se tu o qualcuno che conosci è vittima di abuso e ha bisogno di assistenza immediata, consulta la lista di numeri verdi per l’assistenza alle vittime di violenza domestica su https://www.abuseisnotlove.com/en-us/
“Ho sempre voluto essere utile alle donne. Essere al loro servizio. E a quello dei loro corpi, dei loro gesti, del loro atteggiamento, delle loro vite. Volevo essere parte del movimento di liberazione femminile del secolo scorso”. Yves Saint Laurent
Fonte, dati e risorse di testo sono state fornite da YSL Beauty (Gruppo L’Oreal)
Credits YSL Beauty-Gruppo L’Oreal
Ringrazio sentitamente:
Ufficio stampa L’Oreal
Ufficio stampa Gruppo Mario Mele&Partners
Foto di copertina e scarpe rosse (Credits Pexels)